Matilde era l’ultima rappresentante della grande dinastia dei conti Margravio di Tuscia. In meno di 100 anni ha costruito un dominio sul territorio italiano di strategico e decisivo significato nella lotta al potere tra l’imperatore e il Papa.
Per sostenere il papato riformatore offrì allo stato pontificio il trasferimento di tutte le sue proprietà rinunciando ad ogni diritto sui suoi immobili.
La documentazione storica relega a torto questo storico personaggio ad un ruolo marginale. Il minuzioso manoscritto la “Vita di Matilde di Canossa” ha assunto per questo motivo un significato straordinario per la valutazione odierna degli avvenimenti e dei personaggi controversi.
Dedicò la sua vita all’alta politica caratterizzata dalla lotta al potere tra papato ed impero.
Nel 1056 cadde prigioniera di Enrico III. Rimase vedova all’età di 29 anni. Ereditò l’intero patrimonio dopo la morte dei suoi due fratelli.
Il suo secondo matrimonio fu per ragioni politiche: a 46 anni sposò il settantenne duca di Baviera Welf per consolidare una coalizione contro Enrico IV.
Il biografo di Matilde, Donizone del monastero di Sant’Apollonio di Canossa, in quel periodo era monaco; solo più tardi divenne Abate presso lo stesso monastero ed accompagnò gli ultimi anni di vita della contessa Matilde: una miniatura del manoscritto mostra Donizone che consegna il codice ad una Matilde sul trono; una scena fittizia poichè Matilde non sopravvisse al completamento del manoscritto.
Infatti morì nel 1115 all’età di 69 anni a Bodeno dè Roncori.
Esemplari numerati e certificati dalla Biblioteca Apostolica Vaticana Disponibilità: esemplare disponibile | Quotazione: trattativa riservata
Il Codice Vaticano Latino 4922 (De Principibus Canusinis o Vita Mathildis) contiene il testo originale del poema sulla Vita della Contessa Matilde, scritta a Canossa negli anni 1111 - 1115 dal monaco Donizone, vissuto nel monastero di Sant’Apollonio di Canossa e divenutone in seguito anche abate.
Il poema narra le vicende della dinastia canossana, comprende il carme della morte di Matilde e la visita a Canossa di Enrico V.
La traduzione del manoscritto segue per quanto possibile i versi originali in latino per la maggior parte in esametri.
Presumibilmente il codice rimase a Canossa fino alla fine del XIV secolo.
Risultò in possesso del Cardinale Guglielmo Sirleto fino alla fine del XVI secolo, quando dalla Biblioteca del Cardinale venne acquisito dalla Biblioteca Apostolica Vaticana.
Completa riproduzione del manoscritto realizzato nel 1115, nel formato originale (16,7 x 22,3 cm 180 pagine.).
Collocazione Vat. Lat. 4922
Dalla Biblioteca dei Papi i codici facsimili
Canto dell'Exultet | Cod. Barb. Lat. 592
Francesco di Giorgio Martini (1439-1501) | Cod. Urb. Lat. 1757
L'Abate Donizo racconta la vita della Santa | Cod. Vat. Lat. 4922
Manoscritto del XV secolo in onore di Alessandro VI | Cod. Borg. Lat. 425
Antico manoscritto del XIII secolo | Cod. Vat. Lat. 39
di Berthaud D'Achy | Cod. Urb. Lat. 376
di Pietro Candido Decembrio | Cod. Urb. Lat. 276
La Divina Commedia di Dante illustrata da Botticelli | Cod. Reg. Lat. 1896
Cantici e preghiere che ebbero diffusione universale | Cod. Vat. Lat. 10293
di Claudio Tolomeo | Cod. Urb. Lat. 277
Mercoledì 18 Ottobre 2000
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
2007
New York, Stati Uniti d'America
Ottobre 2005
Marola
Perugia
Londra
Gubbio