500 anni fa moriva a Siena l’ingegniarius Francesco di Giorgio Martini, celeberrimo per le sue straordinarie capacità creative non solo nel campo dell’architettura, ma anche nei settori della scultura e della pittura.
A quel tempo l’ingegniarius aveva un campo di azione molto più vasto rispetto ad oggi ed era principalmente un umanista ed un ricercatore, che spesso assumeva le vesti anche dell’inventore e del trattatista. I conflitti politici tra le grandi potenze Francia, Napoli, Milano, Venezia e Stato della Chiesa vennero risolti sul suolo italiano di transizione tra il XV e il XVI secolo con continue guerre e campagne militari. Erano quindi molto ricercati architetti ed ingegneri militari. Anche se conosciuto come pittore, architetto e scultore, le sue costruzioni di fortezze in prima linea gli conferirono gloria ed alte onorificenze.
Il Martini dimostrò tutta la sua sapienza inventiva nelle macchine, sia in quelle di tipo bellico, sia in quelle per usi lavorativi, concrete realizzazioni di un modo di pensare assai geniale e “moderno”.
Nato nel 1439 Francesco di Giorgio Martini venne chiamato nel 1478 ad Urbino alla corte del potente condottiero Federico da Montefeltro, conosciuto più tardi come generoso mecenate e collezionista e dove, tra l'altro, assunse l'incarico di proseguire la costruzione del Palazzo Ducale.
Successivamente la sua strada lo portò a Napoli nel 1491 ai servigi del Duca Alfonso di Calabria fino ad età avanzata quando fece ritorno alla sua città natale Siena, dove diresse il cantiere per la costruzione del Duomo.
Esemplari numerati e certificati dalla Biblioteca Apostolica Vaticana Disponibilità: esemplare disponibile | Quotazione: trattativa riservata
Il Codice (Vaticano Urbinate latino 1757) contiene una raccolta di disegni e di note della mano di Francesco di Giorgio Martini, uno dei maggiori artisti del Quattrocento, pittore, scultore, architetto, trattatista di architettura civile e militare.
Francesco di Giorgio Martini portava sempre con sé il Libro degli Schizzi, per questo il piccolo codice è un prezioso documento per la conoscenza di questo artista: i disegni e molte delle note che li accompagnano, costituiscono la materia grafica, artistica, tecnica e storica, raccolta e studiata dall’artista giorno per giorno, che attende di essere ripresa, rielaborata e poi organizzata nei suoi trattati di architettura.
Negli anni che trascorse ad Urbino, Francesco compilò il vasto, piccolo "libretto segreto" nel quale riportava minuziosi disegni di costruzioni e di schizzi, ad esempio di filettature e ingranaggi, di meccanismi per costruzioni idrauliche o per costruzioni di fortezze, di norie, di meccanismi di leve, di leve e di ruote dentate, di navi, di catapulte ecc.
In un primo momento il libro degli Schizzi del Martini rimase ad Urbino, oggi l'eccezionale manoscritto è custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
Completa riproduzione del manoscritto creato tra il 1478 e il 1489 ad Urbino, nel formato originale (5,9 x 8 cm, 400 pagine).
Collocazione Urb. Lat. 277 Autore - Francesco di Giorgio Martini
Dalla Biblioteca dei Papi i codici facsimili
La Divina Commedia di Dante illustrata da Botticelli | Cod. Reg. Lat. 1896
Canto dell'Exultet | Cod. Barb. Lat. 592
Francesco di Giorgio Martini (1439-1501) | Cod. Urb. Lat. 1757
L'Abate Donizo racconta la vita della Santa | Cod. Vat. Lat. 4922
Manoscritto del XV secolo in onore di Alessandro VI | Cod. Borg. Lat. 425
Antico manoscritto del XIII secolo | Cod. Vat. Lat. 39
di Berthaud D'Achy | Cod. Urb. Lat. 376
di Pietro Candido Decembrio | Cod. Urb. Lat. 276
di Claudio Tolomeo | Cod. Urb. Lat. 277
Cantici e preghiere che ebbero diffusione universale | Cod. Vat. Lat. 10293
Mercoledì 18 Ottobre 2000
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
2007
New York, Stati Uniti d'America
Ottobre 2005
Marola
Perugia
Londra
Gubbio