Nel 1982 la Rai mandò in onda quello che all’epoca si chiamava ‘sceneggiato’ e oggi miniserie tv con protagonista Kenneth Marshal, su colonna sonora di Ennio Morricone, intitolata “Marco Polo”. Si trattò di un evento epocale poiché la serie fu il risultato della prima collaborazione tra una tv cinese e un network occidentale e venne distribuita in 46 Paesi del mondo da emittenti come l’americana NBC, la francese Antenne 2 e, ovviamente, l’italiana Rai1. La prima puntata del kolossal, titolo pienamente meritato, venne trasmessa esattamente 38 anni fa: il 5 dicembre in prima serata e si concluse, dopo 8 puntatate, il 23 gennaio successivo. “Marco Polo” racconta solo un periodo limitato (e di certo romanzato) della vita dell’esploratore: quella della sua permanenza alla corte di Kublai Khan e inizia con la voce di Rustichello d Pisa che narra di come abbia scritto “Il Milione” sotto la dettatura del suo compagno di cella, Marco Polo. Girata tra Mongolia e Italia, la serie ottenne un grandissimo successo di pubblico anche grazie alle fedeli ricostruzioni scenografiche che riuscirono a riprodurre l’architettura di Venezia così come appariva alla fine del XIII Secolo. Ricostruzioni nelle quali non appare l’edificio della Biblioteca Nazionale Marciana, attuale custode dell’unico documento che attesti la vita di Marco Polo: il suo testamento. Si tratta di una delicatissima pergamena di pecora su cui sono riportate le ultime volontà dell’esploratore, dettate in punto di morte, e sulla quale appare il suo signus manus. Ambito oggetto di studio conteso dalle più importanti università del mondo, la pergamena del testamento di Marco Polo torna oggi a vivere grazie all’intervento di Scrinium che, in accordo e su mandato della Biblioteca Nazionale Marciana ha dato vita al progetto “Ego Marco Paulo Volo et Ordino”, opera che comprende, insieme al volume di studi e alla edizione diplomatica, un clone perfetto del testamento originale dell’esploratore, risultato di studi e indagini minuziosissime. Disponibile in esemplari numerati di grande valore, l’opera di Scrinium rappresenta un atto di documentale di straordinaria importanza, riconosciuta dai più grandi studiosi della vita di Marco Polo.
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