Vi sono uomini destinati all’immortalità: persone eccezionali capaci, con la loro vita di determinare la storia, la cultura e il destino di intere nazioni. Sono scienziati, studiosi, letterati e viaggiatori: coraggiosi esploratori di mondi sconosciuti, disposti a lasciare l’agiatezza e la tranquillità della vita domestica per andare alla scoperta di un mondo nuovo.
Così fece, nel 1271 Marco Polo, quando, assieme al padre Nicolò e allo zio Matteo, intraprese il viaggio che, attraverso la Via della Seta, lo avrebbe fatto arrivare alla corte del Gran Khan Kublai, in Cina, o meglio, in Catai. Aveva appena 17 anni, Marco, quando affrontò quel viaggio che l'avrebbe trasformato da giovane e agiato figlio di mercanti, in protagonista di uno dei romanzi d’avventure più letto della storia: Il Milione. Ne tornò, 24 anni più tardi, dopo avere rivestito incarichi di prestigio alla corte del Gran Khan: ricco e con la mente piena di ricordi che poi, durante la prigionia, confluirono in quel romanzo.
Marco Polo era uomo del suo tempo, ma era anche uomo che il tempo lo anticipava: come tutti i grandi viaggiatori, aveva sviluppato una mente straordinariamente libera, svincolata dalle convenzioni e dal pregiudizio. Non è un caso che, in un’epoca storica, la prima metà del 1300, in cui il ruolo delle donne era considerato marginale all’interno della società, e spesso anche della famiglia, Marco, in punto di morte, avesse scelto di riservare gran parte della sua eredità esclusivamente al ramo femminile della sua famiglia, alla moglie e alle tre figlie. Lo fece scrivere dal suo letto al sacerdote della chiesa di San Procolo, Giovanni Giustinian, che fissò nella pergamena le sue ultime volontà.
Ed è proprio intorno a quel rarissimo e prezioso testamento, con un lungo e rigoroso lavoro di ricerca e studio, che Scrinium ha costruito il suo ultimo capolavoro :“Ego Marcus Paulo volo et ordino”, un’opera affascinante alla cui realizzazione hanno lavorato alcuni dei massimi esperti internazionali sul tema e che oggi è disponibile in pochissimi e preziosi esemplari numerati.