La regola di San Francesco e quel digiuno di 40 giorni

18 settembre 2020

Uno scritto antico, eppure senza tempo, preziosa testimonianza di quell’amore assoluto che induce ad abbandonare il passato per abbracciare il futuro. Al contempo una proposta culturale, unica e assolutamente inedita per una prima assoluta mondiale che vedrà la luce il prossimo 22 ottobre.

È tutto questo Solet Annuere, la Lettera Bollata con cui Papa Onorio III, accogliendo il desiderio e la missione di San Francesco, confermava la nascita dei Frati Minori. 

Considerata uno dei documenti storici più preziosi dell’ordine, è conservata presso la Basilica Inferiore di San Francesco, ad Assisi. La storia narra che il Santo la dettò al suo confratello Frate Leone dopo 40 giorni di digiuno, mentre si trovava a Fontecolombo, territorio del reatino in cui sorge oggi uno uno dei quattro santuari del cammino francescano. Era l’ottobre del 1223 e San Francesco era in meditazione in una grotta proprio allo scopo di gettare le basi sulle quali si sarebbe fondato il suo ordine. Da qui la Regola partì verso Roma dove, il successivo 29 novembre ottenne l’imprimatur papale che di fatto sanciva la nascita dei Francescani.

Solet Annuere rappresenta per i devoti del Santo, ma anche per gli appassionati di storia Medioevale, la preziosa testimonianza della vita di una delle figure più affascinanti e al contempo controverse del mondo cattolico. Osteggiato da Roma (la prima Regola che scrisse nel 1221 andò ‘perduta’, mentre la prima versione della seconda, quelle che ottenne poi la bolla papale, venne distrutta) ma capace di attrarre seguaci ovunque si recasse a diffondere la parola di Dio, San Francesco è anche il protagonista di uno dei canti più struggenti della Divina Commedia: XI del Paradiso in cui Tommaso D’Aquino ne racconta la vita in un crescendo di ammirazione.

Non è certo casuale, dunque, che il prossimo 22 ottobre, proprio nei giorni cruciali della stesura della Regola, avrà luogo l’evento online La vera voce di San Francesco durante il quale verranno presentati in anteprima mondiale gli unici manoscritti autografi del Santo, riprodotti con assoluta, scientifica e filologica fedeltà da Scrinium, in una ricerca che ha visto coinvolto il prof. Attilio Bartoli Langeli, uno dei massimi esperti internazionali in ambito paleografico e diplomatico.

Partecipare a La vera voce di San Francesco, significa tornare nella storia, viverla in un evento unico che è quasi un anniversario nel quale viene svelato, a un pubblico ristretto, uno dei tesori più preziosi della cristianità.

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