La vicenda della elaborazione e della successiva ratifica papale della Regola dei Frati minori è complessa e articolata e si conclude, dopo anni di riflessione e di ripetute stesure di quella "forma di vita", nel 1223 con l'emanazione della bolla Solet annuere, reliquia di straordinaria rilevanza storica e spirituale, oggi riprodotta in un clone scientificamente perfetto per il progetto "Sacra Vestigia - Francesco d'Assisi".
Tra il 1209 e il 1210, con il cosiddetto “Propositum”, Francesco riunì alcuni scritti che costituivano lo scheletro della regola dell’ordine nascente. Confidando nell’accoglimento di papa Innocenzo III, si recò, assieme ai primi 12 confratelli, a Roma dove, dopo una lunga attesa, venne ricevuto dal pontefice a cui espose le formule evangeliche e le norme di vita che avrebbero costituito la Regola dell’Ordine. Il pontefice espresse solo oralmente l'approvazione di quella prima Regola e, secondo quanto narrato nella Legenda
Maior (III,10), biografia del Santo di Assisi compilata da Bonaventura da Bagnoregio: "Quando il Papa approvò la Regola e diede mandato di predicare la penitenza, e ai frati, che avevano accompagnato il Santo, fece fare corone, perché predicassero il verbo di Dio."
Successivamente, nel 1221, dopo che san Francesco ebbe rinunciato a governare l'Ordine francescano, venne convocato un Capitolo generale passato alla storia come Capitolo delle Stuoie in cui fu nominato vicario frate Elia e venne approvata una seconda stesura della Regola, composta da 23 capitoli. Il documento non fu mai sottoposto al pontefice e pertanto non ebbe mai la forza di regola ufficiale dell'Ordine, mancando
il riconoscimento di una bolla papale, come prescrive il Diritto Canonico. Per questo è oggi denominata Regola non bollata, non avendo ricevuto quell'approvazione formale.
Infine, nel 1223 venne redatta un'ultima Regola, che è quella in vigore ancora oggi. Fu scritta in collaborazione tra san Francesco e Ugolino di Anagni, cardinale protettore dell'Ordine dei Frati Minori che sarebbe divenuto papa con il nome di Gregorio IX. Francesco che si era ritirato nel romitaggio di Fonte Colombo aveva scritto questa Regola su ispirazione di Cristo, successivamente la sottopose al Cardinale Ugolino che fece piccole aggiunte e apportò modifiche marginali per darle l’appropriata veste giuridica.
Questo fatto è ricordato dallo stesso Gregorio IX nella Bolla Quo elongati del 1230. La nuova stesura della Regola constava di 12 capitoli e fu confermata il 29 novembre 1223 da papa Onorio III con la bolla Solet annuere.
È questa la Regola Bollata che, assieme agli unici due autografi superstiti di san Francesco, preziose ed eloquenti testimonianze della scrittura e della personalità dell’uomo e del Santo, compongono l’opera di Scrinium “Sacra Vestigia - Francesco d’Assisi”, prezioso progetto culturale che non conosce uguali nella storia. Frutto dello studio dei massimi esperti sulla vita di Francesco, il progetto curato da Scrinium è disponibile in un numero limitato di esemplari numerati riservati a un pubblico selezionato.