Il Libro degli Animali

di Pietro Candido Decembrio

Pier Candido Decembrio, autore del testo del Codice Urbinate Latino 276 nacque a Pavia nell'ultimo anno del XIV secolo.
Suo padre era il celebre umanista Uberto Decembrio.

Nel 1460 inviò alla corte di Mantova il suo trattato De animantium naturis : fu una dedica ben scelta, poiché l'interesse dei Gonzaga per la vita naturale era leggendario.

Il marchese di Mantova Ludovico Gonzaga scrisse a Decembrio pregandolo di far copiare il suo interessantissimo testo, lasciando degli spazi nelle pagine per le illustrazioni degli animali descritti, così che egli potesse meglio comprendere la forma degli animali di cui Decembrio rivela nel testo qualità e natura.

Il magnifico manoscritto che ne risultò ha un grande valore, in quanto contiene in un unico l'identità dell'illustratore ci è tutt'oggi sconosciuta.

TIRATURA MONDIALE: N. 600

Esemplari numerati e certificati dalla Biblioteca Apostolica Vaticana
Disponibilità: esemplare disponibile | Quotazione: trattativa riservata

Il meraviglioso mondo degli animali

Il codice Urbinate Latino 276 fu scritto dopo il 1460 e colorato nel XVI secolo.

Le magnifiche illustrazioni costituiscono la parte cinquecentesca del manoscritto, esempio del metodo della biologia descrittiva rinascimentale. Le illustrazioni di questo libro sugli animali hanno un significato speciale nella storia dei ritratti di animali in quanto la trasposizione artistica dello studio realistico si accompagna alla riproduzione di immagini fantastiche e di tradizione mitologica.

Le illustrazioni a tempera sono riprodotte scrupolosamente in modo unico e a volte sono decorate in oro. Ogni immagine sorprende per la minuziosità del dettaglio nella riproduzione del tipo di pelo (pelliccia), del piumaggio, delle squame o della muscolatura di quegli esseri misti mitologici come il Centauro, la Sirena ed il Tritone.
Le illustrazioni in buono stato di conservazione hanno un valore documentario anche in considerazione delle specie animali estinte nel frattempo.

Nel 1460 inviò alla corte di Mantova il suo trattato De animantium naturis : fu una dedica ben scelta, poiché l'interesse dei Gonzaga per la vita naturale era leggendario.

Realtà e fantasia

Le due diverse tradizioni dell’unicorno che si trovano nel testo, mostrano in particolare come leggenda e osservazione della natura siano mischiate nel Libro degli Animali.

Piero Candido infatti descrive sia il rinoceronte unicorno che quello di sembianze equine. Al simbolismo della natura viene dunque attribuito un significato molto importante parimenti all’osservazione della conservazione della specie, tanto da richiamare l’attenzione della moderna scienza naturale. Questo avviene proprio nel periodo in cui è nata l’opera alle soglie dell’età moderna, dove è evidente che l’illustratore è più vicino al nostro modo odierno di pensare che l’autore stesso.

Nel complesso il Codice si dimostra prezioso per l’osservazione naturale zoologica e un eccellente esempio per le illustrazioni dei libri di scienze naturali di inizio d’epoca nella storia dell’evoluzione.

Nel 1460 inviò alla corte di Mantova il suo trattato De animantium naturis : fu una dedica ben scelta, poiché l'interesse dei Gonzaga per la vita naturale era leggendario.

Caratteristiche Tecniche

Riproduzione completa del manoscritto nel formato originale (19x26,5 cm, 472 pagine).

  • Complessivamente 469 immagini di animali. La rilegatura del fac-simile è fatta a mano, composta da quattro fascine naturali a rilievo, con pelle di capra marmorizzata.
  • Le pagine sono rifilate nello stesso formato dell’originale ed ogni singola pagina è a taglio dorato.
  • La copertina anteriore e quella posteriore sono corredate da ornamenti in oro 23 carati in conformità all’originale.

Il commentario scientifico è del Dr. C. M. Pyle di Parigi nel formato 19 x 26,5 cm in 216 pagine.

In esso viene trattata la storia ed il significato del codice e vengono commentate le illustrazioni degli animali.

Edizione mondiale limitata: 2400 esemplari numerati dei quali 600 per i paesi di lingua tedesca.

Collocazione Urb. Lat. 276

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